Ripescato da: http://web.archive.org/web/20050512082430/http://www.openmagazine.it/?q=node/128
Wvdial
e’ un tool molto semplice ed efficace… chi gia lo conosce potrebbe benissimo dire «Questo articolo non serve ad un cactus, bastava leggere le man pages…» ed in effetti non avrebbe tutti torti :P. Dato che wqvdial, oltre ad avere un potente tool per creare il file di configurazione quasi automaticamente, e’ davvero molto semplice da usare. Pero’ sicuramente ci sara’ qualcuno che non conosce wvdial ed al quale questo articolo (propedeutico al primo) potrebbe tornare utile; poi mi piaceva l’idea di scrivere un altro articolo su PPP oltre a quello del numero 1.0 di OpenMagazine.
Chi avra’ letto il primo, a prescindere dal fatto che conoscesse gia’ come funziona pppd su GNU/Linux o FreeBSD, sicuramente avra’ notato una cosa: su GNU/Linux configurare ppp (se non si hanno tool appositi tipo ppp-config o wvdial stesso) e’ abbastanza macchinoso che configurarlo su FreeBSD. Su FreeBSD c’e’ un solo file di configurazione per pppd, su GNU/Linux invece sono necessari diversi script oltre che al file di configurazione. Sorge quindi una domanda: «perche’ usare pppd nudo e crudo se esistono tool come wvdial che rendono la vita ancora piu’ facile di FreeBSD?» Beh, la mia risposta e’ “DIPENDE”… da quanta voglia avete di smanettare e quanta curiosita’ avete. In qualsiasi caso conoscere come funziona pppd nudo e crudo non ha mai fatto male a nessuno ;) E nemmeno usare wvdial…
L’efficacia di wvdial e’ data soprattutto dal tool wvdialconf, un tool che genera automaticamente un file di configurazione dopo aver effettuato una scansione per rilevare su quale porta sia collegato il modem e dopo aver provato le stringhe AT standard compatibili col modem collegato al sistema. Vediamo subito:
trinhackria ~ # wvdialconf /etc/wvdial.conf
Scanning your serial ports for a modem.
ttyS0: No such device or address
Port Scan: S0
ttyS1: No such device or address
Port Scan: S1
ttyS2: No such device or address
Port Scan: S2
ttyS3: No such device or address
Port Scan: S3
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 -- OK
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 Z -- OK
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 S0=0 -- OK
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; -- OK
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; &D2; -- OK
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; &D2; +FCLASS=0 -- OK
ttyACM0: Modem Identifier: ATI -- 144
ttyACM0: Speed 4800: AT -- OK
ttyACM0: Speed 9600: AT -- OK
ttyACM0: Speed 19200: AT -- OK
ttyACM0: Speed 38400: AT -- OK
ttyACM0: Speed 57600: AT -- OK
ttyACM0: Speed 115200: AT -- OK
ttyACM0: Speed 230400: AT -- OK
ttyACM0: Speed 460800: AT -- OK
ttyACM0: Max speed is 460800; that should be safe.
ttyACM0: ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; &D2; +FCLASS=0 -- OK
Found an USB modem on /dev/ttyACM0.
Modem configuration written to /etc/wvdial.conf.
ttyACM0: Speed 460800; init "ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; &D2; +FCLASS=0"
Infatti wvdialconf ha rilevato il mio modem (un cellulare Motorola edge collegato via USB), ha provato quali stringhe AT fossero compatibili ed ha rilevato anche la velocita’ con cui accedere alla porta creando un il file di configurazione /etc/wvdial.conf ad hoc. Ovvero:
[Dialer Defaults]
Modem = /dev/ttyACM0
Baud = 460800
Init1 = ATZ
Init2 = ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; &D2; +FCLASS=0
ISDN = 0
Modem Type = USB Modem
; Phone =
; Username =
; Password =
A questo punto personalizzare il file di configurazione appena creato e’ una cosa davvero intuitiva, basta sapere solamente che le righe precedute dal ‘;’ sono quelle commentate, e quindi da decommentare :P In questa maniera wvdial avra’ un’unica configurazione e bastera’ lanciare wvdial senza nessun argomento da linea di comando per connetterci ad internet.
E’ possibile pero’ personalizzare ulteriormente la configurazione di wvdial tramite delle etichette, il cui nome dovra’ essere passato come argomento da linea di comando. Ogni etichetta in cui mancheranno opzioni fondamentali come la stringa di inizializzazione o il device node del modem saranno ereditate da quella di Default, ovvero: [Dialer Defaults]. Per esempio:
[Dialer Defaults]
Modem = /dev/ttyACM0
Baud = 460800
Init1 = ATZ
Init2 = ATQ0 V1 E1 S0=0 &C1; &D2; +FCLASS=0
Modem Type = USB Modem
[Libero]
Phone = 1055411055
Username = pippo@libero.it
Password = laMIApassword
[Tin]
Init3 = ATX2
Phone = 095123456
Username = pippo@tin.it
Password = laltraPASSWORD
In questa maniera e’ stato possibile differenziare le configuazioni. Ad esempio con wvdial Libero, ci connetteremo al numero di telefono specificato nell’etichetta e con le relative credenziali, con wvdial Tin invece useremo un altro numero di telefono ed altre credenziali ed inoltre il nostro modem sara’ inizializzato con una stringa aggiuntiva. Ma ipotizzando che il sistema avrebbe avuto due modem sarebbe stato possibile, sempre tramite le etichette, specificare anche device node differenti. Buon divertimento ;)
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