Mi chiamo Giampaolo aka Zen-Funk Panda, Panda^(funk), Panda^, attualmente vivo in Sicilia e questo è mio blog personale dove mi occupo di tutto e di niente, benvenuti.

# whoami

Mi interesso principalmente di informatica e di musica, le mie due maggiori passioni, qualcuno mi reputa un hacker, altri addirittura un VUA ma io sono solo uno smanettone che a circa 19 anni ha scelto di stare definitivamente dalla parte del software libero ed un bassista jazz+funk, troverete maggiori informazioni sulla mia attività musicale in quest’altra pagina.

Per il resto mi piace il groove, il funk, il soul, l’acid jazz, la natura, l’arte, la filosofia, la meditazione, l’ironia, i temi GTK fatti da veri artisti, lo stone balancing, la logica fuzzy, leggo qualche libro, quando riesco evito di guardare la televisione, cerco di fare foto carine col cellulare, il vespone PK 150, il minimalismo, semplificare, lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta, la mafia è una montagna di merda, etc, etc.

# history

Mi sono avvicinato al mondo del software libero nel ’99 tramite le riviste su linux e soprattutto tramite gli scritti di Eric S. Raymond trovati fra la documentazione del PLUTO che mi hanno fatto capire che il software libero non erano solo programmi gratuiti ma qualcosa di molto più importante e grande, una cultura condivisa, un bene comune da mantenere libero. Ho fatto la mia scelta ed ho intrapreso il viaggio che mi ha portato sin qua, a scrivere ancora nel 2017 da un computer con GNU/Linux e, nel mio piccolo, produrre software libero e dare una mano.

Ho accumulato tanta esperienza sui sistemi *nix-like come sistemista. Non sono un programmatore ma all’occasione mi arrangio, so leggere diversi linguaggi ma scrivo fluentemente solo in Italiano, Inglese e Python, linguaggio con cui ho realizzato (sviluppando un’idea del Linux User Group di Cremona) la Toast Machine, un distributore automatico di software libero che è apparso su un articolo della rivista LinuxPRO e che ha masterizzato qualche centinaio di distro durante i Linux Days in Italia, ed a giudicare dalle traduzioni spontanee che la comunità ha prodotto e pushato su launchpad forse anche in Giappone, Turchia, Korea, Malesia e Germania.